Portofino capofila del turismo subacqueo

(Il Secolo XIX, 14/05/19) – Creare dei percorsi di visite subacquee, mettendo in rete gli operatori turistici e le istituzioni a più livelli in modo favorire lo sviluppo sostenibile delle attività ricreative e professionali subacquee, garantendo e sviluppando la tutela degli habitat marini e costieri a elevato valore naturalistico e culturale. Sono i presupposti del progetto Neptune, presentato venerdì a Villa Durazzo di Santa Margherita Ligure.

Capofila dell’iniziativa l’Area Marina Protetta di Portofino che con le sue oltre 60 mila immersioni all’anno è uno dei punti di riferimento del turismo subacqueo non solo della Liguria ma di tutto il Mediterraneo.

«Saranno percorsi naturalistici e archeologici/culturali – spiega Giorgio Fanciulli direttore dell’Area Marina Protetta di Portofino – e l’obiettivo è quello della creazione di un portale su cui far confluire tutto ciò che crea turismo». «È il primo passaggio concreto dopo la creazione del Distretto Ligure della Subacquea – ha detto l’assessore di Regione Liguria Giacomo Giampedrone – un percorso per un approccio a un turismo ecosostenibile, che crei posti di lavoro e che raccolga molto dell’offerta turistica della nostra regione. La subacquea è un po’ questo. Ed avere dei partner così importanti è la miglior spiegazione dell’importanza di questo progetto».

Neptune è un progetto cofinanziato dal Programma di cooperazione transfrontaliera Italia Francia Marittimo 2014-2020; partner la Regione Liguria, la Regione Sardegna, l’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, il Parco Nazionale di Port Cross, La Regione Provenza e Costa Azzurra, il Centro di Scoperta del Mondo Marino. Il progetto dura tre anni e presenta un finanziamento totale pari a 2.3 milioni di euro suddiviso tra i partner.

Il Secolo XIX, Progetto Neptune, Portofino capofila del turismo subacqueo